Quando ho letto della raccolta di Elle “Ricette da film ” mi sono ricordata di questo film, credo che non abbia avuto molto successo, è una produzione italo-tedesca, è diretto da una giovane regista tedesca Sandra Nettelbeck. Il film uscito nel 2002, ha avuto nel 2007 un remake di produzione americana, con protagonista Catherin Zeta Jones dal titolo “Sapori e dissapori”, io non l’ho visto, ma leggendo le critiche ho capito che era una brutta copia dell’originale.
La Nettelbeck mescola gli ingredienti della sua saporita commedia, senza sbagliare le dosi di una narrazione semplice e felice, nei suoi naturali intrecci, riuscendo a non esagerare mai, nel ruolo del cuoco Mario c’è un irresistibile Sergio Castellitto, che con un piatto di spaghetti riesce a conquistare il cuore della piccola Lina, sette anni, la cui mamma è da poco morta in un incidente stradale. Con le sue musicassette delle canzoni di Modugno, Conte e Dalla s’ingrazia le simpatie del personale del ristorante. E con la sua dolcezza e savoir faire fa breccia nel cuore dell’algida Martha.
Martha è impersonata dall’attrice Martina Gedeck che regala alla cuoca dal cuore “di ferro” il suo viso bello ed intenso, i suoi silenzi assordanti e leggeri ed i suoi pochi ma impetuosi sorrisi che faranno capitolare lo chef Mario.
Martha è una cuoca professionista, dipendente in un ristorante di una città tedesca. Poiché la raffinatezza dei suoi piatti rende il locale famoso in tutta la città, la proprietaria asseconda pazientemente lo strano carattere della donna, chiuso e volitivo, poco disponibile nei confronti del personale e sempre teso ad una maniacale cura dei particolari, ad una perfezione gastronomica non di rado eccessiva.
Martha non accetta critiche e non condivide con altri nessun aspetto della sua arte, della quale si ritiene padrona assoluta ma che totalizza però la sua esistenza, non lasciandole altro spazio per alcun tipo di rapporto umano. Conscia di questo e sofferente per la sua condizione, la bella cuoca si pone in cura da uno psicanalista
Attraverso la giovane nipotina, Martha è costretta a rielaborarsi in direzioni a lei ancora sconosciute, scopre l’importanza dei legami e l’impegno che essi esigono, un impegno che lei deve sottrarre alla sua attività professionale. Sopraggiunge una crisi che mette a dura prova il rapporto tra Martha e la tollerante proprietaria del ristorante, che non licenzia la bella cuoca tedesca ma bensì gli affianca uno sconosciuto cuoco italiano, Mario, apparentemente estraneo ai canoni dell’alta cucina accademica, ma dotato invece di una grande carica umana e sociale, che conquista da prima il resto del personale e poi la stessa nipotina di Martha che rifiuta sistematicamente le prelibatezze preparate dalla zia ma che invece divora con appettito i semplici piatti di spaghetti del cuoco.
La vitalità e la semplicità di Mario, unite ad una certa discrezione ed ad una puntuale intraprendenza, nascondono invece una raffinata maestria culinaria e aprono lentamente un varco nella personalità rigida ed arroccata di Martha, che grazie al cuoco stesso, riesce a stringersi ancor più a sua nipote della quale è finalmente pronta a riconoscere le esigenze affettive.
Ma, proprio nel momento in cui le cose sembrano volgere al meglio, in un rapporto a tre tra Martha, Mario e la bambina, che si configura equilibrato e sereno, ecco arrivare in Germania il padre della bimba pronto a prendere con se la figlia e a portarla in Italia. Il distacco per Martha è dolorosissimo e causa di una nuova crisi interiore, dalla quale riesce a liberarsi soltanto abbandonando il ristorante.
Con l’aiuto di Mario, Martha scende in Italia per far visita alla bambina e scopre finalmente una realtà a lei congeniale, un ambiente accogliente ed umano, nel quale sceglierà di vivere e di continuare a lavorare, nell’affetto del suo cuoco italiano e di sua nipote.
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una scatola di pomodorini
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spaghetti
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olio extra vergine di oliva
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sale
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aglio
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peperoncino
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basilico fresco
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parmigiano grattugiato
procedimento:
In una padella che può contenere anche la pasta ho messo l’olio, l’aglio e il peperoncino, appena ha iniziato a soffriggere ho messo i pomodorini, d’estate si può fare con i pomodori freschi, ho fatto cuocere una decina di minuti. Nel frattempo ho lessato gli spaghetti molto al dente, poi li ho mantecati nella padella con il sugo ho rifinito con il basilico e il parmigiano.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Elle “Ricette da film“
Carmen! Buoni!
.. questi ce li pappiamo insieme quando riusciamo a vederci ;-)))
Questo film lo ricordavo anch’io, penso di averlo visto pià di una volta e mi è molto piaciuto…l’avevo anche pensato per la raccola ma non riuscivo a ricordare il titolo.
Ed è il secondo film a cui abbiamo pensato insieme….mahh
Buona serata
ciao
I classisi sono sempre i migliori!!
Il film non lo abbiamo visto, ma la ricettà è superba!
baci baci
io vi invidio con questa capacità di ricordarsi i film e i piatti…bravissima
che bella ricetta, semplice e gustosa!
Bella anche la raccolta… partecipo anch’io!
ciao carmen, anche io l’ho visto questo film e mi è piaciuto molto!