Grongo in umido

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Le mie vacanze sono finite da diversi giorni, come al solito le ho trascorse ad Agropoli, una bella cittadina, ma che potrebbe sfruttare meglio tutte le sue potenzialità turistiche, però è bella l’accoglienza un po’ rustica della sua popolazione. A me piace scoprire le loro tradizioni, i loro piatti tipici, siamo in Cilento, quindi i sapori di mare e terra si fondono. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, prodotti della terra come ad esempio i peperoni belli e carnosi, oppure un loro prodotto tipico i fiori di zucca.  Proprio per sfruttare l’abbondanza di questo prodotto hanno inventato una pizza con i sciurilli. Nella parte alta di Agropoli, il Castello,  servono questa come altre pizze nella cesta, un vassoio di vimini, la pizza è tagliata in quattro parti, con la mozzarella filante.  La mozzarella di bufala, è un altro prodotto tipico,  moltissimi caseifici di importanza nazionale sorgono in questo lembo di terra, da Vannulo , Riva Bianca, Barlotti, solo per citarne alcuni. In un giro fatto diversi anni fa, ho conosciuto l‘azienda agricola Palmieri di Giungano che produce formaggi con latte di capra, e soprattutto la cacioricotta, ogni anno faccio scorta dei suoi prodotti.

E non di minore importanza sono i piatti a base di pesce, molte pescherie hanno il loro peschereccio, e tutti giorni arriva del pesce freschissimo, soprattutto pesce azzurro, io amo molto il pesce azzurro, e nelle varie pescherie di Agropoli c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Quest’anno dal mio pescivendolo ho trovato il grongo o gronco, che non avevo mai assaggiato e tanto meno cucinato, era un pesce lungo più di un metro pescato a Santa Maria di Castellabate, e il pescivendolo me ne ha tagliato diversi tranci circa un chilo dalla parte centrale del pesce, e mi diceva che è la parte con meno spine, mentre la parte della coda non la consigliava perché molto spinosa.

Il trancio aveva una spina centrale, mentre il resto era tutta polpa.

L’ho preparato in umido, in una padella ho messo a dorare un aglio con dell’olio extra vergine di oliva, poi dopo aver lavato i tranci, li ho asciugati su carta assorbente e passati nella farina, li ho fatti dorare nell’olio da tutte le parti, sfumato con del vino bianco , e poi ho aggiunto dei pomodorini freschi schiacciati, aggiustato di sale e fatto cuocere per una decina di minuti.

Vi lascio con alcune foto del mare di Agropoli.

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La spiaggia che frequento

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Un mare incantato e una costa selvaggia

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