Anche la pizza con la scarola è una preparazione tipica delle nostre parti, si prepara in vari modi, o sbollentando la scarola e poi ripasssandola in padella, oppure stufando direttamente la scarola. C’è anche la versione con scarola condita a crudo e cotta direttamente nell’involucro di pizza, in questa versione ho usato l’impasto per pizza, ma alcuni preparano un impasto tipo pasta brisè, l’deale sarebbe cuocere la pizza nel forno a legna, in quanto assume profumi particolari.
ingredienti:
- impasto per pizza
- scarola
- olive verdi e nere
- uva passa e pinoli
- gherigli di noci
- una manciata di pecorino grattugiato
- aglio
- alici dissalate
- olio extra vergine di oliva
- sale
procedimento:
In una capiente padella mettere un poco di olio l’aglio e le alici, far consumare le alici e aggiungere la scarola , ben lavata, farla cuocere fin quanto tutta l’acqua che hanno cacciato si sia ben asciugata, eliminare l’aglio. Spegnere e lasciare raffreddare il composto, a parte preparare le olive snocciolate e tagliate a pezzetti, versarle sulle scarole assieme al resto degli ingredienti. Stendere l’impasto con il mattarello in una sfoglia abbastanza sottile, e con questo foderare una teglia imburrata ed infarinata, aggiungere le scarole e chiudere con una altra sfoglia di impasto tirata sottile. Cuocere in forno a 200 gradi per una trentina di minuti o fino a quando è ben dorara, dipende dal forno.
armancara Carmen,
mi ha fatto molto piacere ,ricevere la tua visita, grazie
buona questa pizza , spero che non ti dispiaccia che ti abbia
messo il link del tuo blog . nel mio blog ,eventualmente
fammelo sapere grazie un
abbraccio ciao armyda:
tinuccia:La scarola qua non si trova purtroppo quindi questa prelibatezza me la godo molto raramente. Mi pare di sentirne il profumino adesso GNAMMMMMMM!
betty:Brava Carmen, sai che spesso la faccio anch’io? Piace molto a casa mia ed è un buon modo di mangiare le verdure!
Baciiiiii
bosina:Stupendo, semplicemente stupendo.
Ne parlai tanto tempo fa con un’amica che doveva scrivere un libro sui dolci tradizionali italiani. Si concordò che anticamente doveva essere fatto con la farina grossa di miglio, da cui il nome. Esiste in commercio un semolino di miglio biologico con cui a volte faccio la polenta, perché la farina è troppo raffinata e viene una poltiglia. Sarebbe interessante provarci.
Invece volevo chiederti se sai qualcosa sull’uso del sangue del maiale nel migliaccio.
Un bacione e buon inizio di settimana
dida:CiaO Carmen,
oggi faccio lpizza di scarole per la cena di stsera e prendo spunto dalla tua preparazion, ieri ho preparatro della pasta brisè per fare un’altra cosa che poi è fallita ed ogi approitto perchè la mia amica mi ha portato 2 piccole scarole dal suo giardino, grazie dei suggerimenti e buona settimana,
ti abbraccio
dida
manu e silvia:Che bontà! ci pranzeremmo volentieri oggi!!!
non l’abbiamo mai fatta, ma qui ci vine davvero voglia di provare!!
bacioni
bella…perfetta…buonissima:-)
Annamaria