A Napoli i fagioli cannellini freschi si chiamano spollechin o spollicarielli i si trovano di questi periodi, sono detti così proprio perché devono essere sbucciati,, un tempo questa incombenza era destinata alle nonne e ai nipotini, come pure i bambini si occupavano di sbucciare i piselli, le fave insomma qualsiasi legume fresco il termine riprende il gesto cioè lo “spullichiare”.
Gli spollechini vanno preparati rigorosamente con la pasta “ammiscata”, un altro argomento da approfondire,. Moltissimi anni fa la pasta nelle “puteche” veniva venduta sfusa,, quando il negoziante appoggiava la pasta sul bancone ne rimanevano dei pezzetti, che poi raccoglieva mischiando i vari tipi e le vendeva a minor prezzo alla povera gente, molti la chiamavano “minuzzaglia”:
Mia nonna mi raccontava che in tempo di guerra molti si recavano a Gragnano sede di molti pastifici e compravano la “minuzzaglia ” da loro.
Oggi la pasta mista la troviamo già in pacco, ma io preferisco prepararla da me utilizzando tutte le rimanenze di pasta dagli spaghetti spezzati, la mafaldine, i ziti, le tagliatelle di semola…..insomma la pasta ammiscata è nata cosa!
Per una pasta e spollechini occorrono
- 1 chilo di spollechini freschi
- 300 grammi pasta mista
- 2/3 pomodorini rossi
- un aglio
- olio extra vergine
- una costa di sedano
- un poco di origano
- un peperoncino
Procedimento:
Sbucciare i fagioli, sciacquarli e metterli a lessare in una pentola coperti di acqua.
In un altra pentola preparare un sughetto con l’olio, l’aglio,, il peperoncino, la costa di sedano e i pomodorini tagliati a pezzi grossi quando il sugo è abbastanza cotto aggiungere i fagioli lessati con un poco della loro acqua.
Appena riprende il bollore versare la pasta aggiustare di sale e spolverizzare con l’origano.
Quando la pasta è cotta spegnere e aspettare almeno dieci minuti perchè la pasta si deve “attassare” sarebbe compattare bene a questo punto impiattare e servire.